Luca Cianchetti, 43° con 140 (69 71, -2), ed Edoardo Molinari, 53° con 141 (72 69, -1), sono rimasti in gara nel Made in Denmark in svolgimento all’Himmerland Golf & Spa Resort (par 71) di Farso in Danimarca. Out al taglio Nino Bertasio, 74° con 143 (70 73, +1), e Andrea Maestroni, 145° con 152 (74 78, +10). Non è partito Renato Paratore a causa di un problema alla schiena.
E’ da solo al comando con 134 (64 70, -8) colpi l’inglese Steve Webster, che ha un vantaggio minimo sull’irlandese Paul Dunne, sull’indiano S.S.P. Chawrasia, sullo scozzese Marc Warren e sull’inglese David Horsey (135, -7). Al sesto posto con 136 (-6) il danese Lasse Jensen, il francese Benjamin Hebert, l’inglese Robert Rock, il cinese Ashun Wu, lo spagnolo Nacho Elvira, l’australiano Wade Ormsby e lo statunitense Julian Suri, al 13° con 137 (-5) il francese Victor Dubuisson, al 43° come Cianchetti anche il tedesco Martin Kaymer, il giocatore più atteso alla prova, e al 53°, insieme a Molinari, il danese Thomas Bjorn, capitano europeo alla prossima Ryder Cup in Francia nel 2018, alla 500ma presenza nel circuito. Fuori il belga Thomas Pieters, 95° con 144 (+2), che difendeva il titolo.
Steve Webster, 43enne di Nuneaton, due titoli nel tour di cui uno nell’Open d’Italia 2005, ha girato in 70 (-1) colpi con tre birdie e due bogey. Luca Cianchetti (nella foto) ha iniziato molto male dalla buca dieci con un doppio bogey e un bogey, ma successivamente ha recuperato i tre colpi persi con quattro birdie e un bogey (71, par). Per Edoardo Molinari, autore di una “hole in one” nel primo turno, 69 (-2) colpi con quattro birdie e un doppio bogey, per Nino Bertasio 73 (+2) con due birdie, due bogey e un doppio bogey alla buca 18 che gli è costato l’eliminazione, e per Andrea Maestroni 78 (+7) con due birdie, cinque bogey e un quadruplo bogey. Il montepremi è di 1.800.000 euro con prima moneta di 300.000 euro.